Equilibrio delle disarmonie planetarie

Scritto da Chiaraceleste Giovedì 30 Aprile 2020 in Astronomologia Celeste

Equilibrio delle disarmonie planetarie

MEDITAZIONE DI EQUILIBRIO DELLE DISARMONIE PLANETARIE ATTRAVERSO I CHAKRA, IL SUONO, IL COLORE E IL SIMBOLO.

Abbiamo tutti bisogno di riconciliarci con il Creato, di stare nella pace, calmare la mente dal controllo, da tutte le informazioni e le preoccupazioni che si affastellano continuamente.

Quando sentiamo la necessità di dimorare in noi stessi, magari dopo una giornata piena di rumori e di inutili chiacchiericci che disturbano, offuscano e inquinano il nostro essere, possiamo eseguire un esercizio che è molto più di una semplice tecnica. Esso infatti è puro nutrimento di Luce Cobalto innovativo e completo per le cellule del corpo, per la nostra anima e per i chakra, le ruote energetiche che collegano il corpo fisico ai Mondi Superiori.

Ogni chakra è collegato a un colore e a un suono e ciò significa che possiamo pensare che una situazione karmica, un blocco o uno schema mentale siano una disarmonia energetica di suono o di colore. Possiamo perciò riprogrammare il colore e il suono originario utilizzando sui nostri corpi sottili la giusta frequenza vibratoria. Possiamo ricreare l’armonia con frequenze musicali, onde di colore, oppure con le corrispondenze numeriche planetarie: tutti semi di risveglio dentro di noi. Il nostro Sé Superiore ci guida sempre verso la via di guarigione più appropriata se ascoltiamo le sue parole con il cuore perché tutto è una Divina proiezione dell’universo che Siamo.

L’elevatissima vibrazione del suono crea negli esseri umani la vibrazione della Gioia, allontana le basse frequenze delle preoccupazioni, della paura, del timore, del dubbio e delle tensioni, liberando il corpo dai blocchi fisici, mentali ed emotivi e purificando dentro e fuori di noi le acque auriche, ovvero le memorie karmiche, sede di tutti i nostri problemi.

Dal Silenzio interiore percepiamo il Suono della Creazione, il Suono dell’Origine, l’OM che ci riporta alla Pace, all’Armonia e alla Beatitudine da cui proveniamo. Il Suono della Creazione è un suono “sordo”, di cui possiamo sentire solo una parte con le nostre orecchie fisiche, mentre lo spettro non udibile (8 hertz) si può percepire quando entriamo nel nostro spazio interiore. Esso agisce nell’inconscio portando guarigione là dove dimorano i nostri nodi più nascosti.

Questo principio è emerso in una meditazione, mentre stavo sperimentando la vibrazione dei suoni nel mio corpo. Mentre prendevo coscienza del fatto che le nostre cellule registrano, prima ancora delle orecchie, ogni suono, ogni colore, ogni parola, ogni simbolo che ci raggiunge, in quel momento ha preso forma nella mia mente l’immagine delle sequenze dell’esercizio che vi propongo.

glifi pianeti

Allora, troviamo uno spazio silenzioso, indisturbato e in penombra, in cui ritirarci e, seduti a gambe incrociate con gli occhi chiusi, la schiena diritta e i palmi delle mani sulle ginocchia, possiamo fare tre respiri lunghi e profondi per lasciar fluire dentro di noi l’energia Divina del prana. La Forza della Vita che risana ovunque passi, purifica ogni scoria energetica accumulata nei corpi sottili, inondandoci di energia di guarigione.

In questo stato meditativo e rilassato continuiamo a respirare molto lentamente e profondamente. Ascoltiamo i rumori esterni, anche quelli più lontani e lasciamoli scorrere via. Poi sentiamo il battito del nostro cuore, il ritmo del nostro respiro e per qualche momento percepiamo il Silenzio interiore.

In questo stato di pace sentiamo le vibrazioni che provengono dal corpo, possono essere impercettibili, ma ci sono e possiamo potenziarle emettendo, a bocca chiusa, i suoni delle note musicali corrispondenti a ogni chakra. È fondamentale emettere le note musicali a bocca chiusa e con audacia, perché in questo modo le note diventano SUONO che veicola le vibrazioni all’interno del corpo e non all’esterno, entrando in risonanza con le parti più profonde di noi. Questo suono interiore evoca il suono dei pianeti che è un suono molto speciale perché lavora nell’inconscio, portando equilibrio e dando impulso al cambiamento.

INIZIAMO

 Poniamo l’attenzione al 1° chakra, visualizziamo il glifo di Saturno ed emettiamo la nota musicale DO a bocca chiusa, facendo vibrare quella parte del corpo in modo prolungato. Immaginiamo che da questo suono si crei un’onda di Luce rossa che, come una nebbiolina colorata, si espande intorno al chakra. 

 Poniamo l’attenzione al 2° chakra, visualizziamo nella parte anteriore il glifo della Luna e nella parte posteriore quello di Giove. Emettiamo la nota musicale RE a bocca chiusa, facendo vibrare quelle parti del corpo in modo prolungato. Immaginiamo che da questo suono si crei un’onda di Luce arancione che, come una nebbiolina colorata, si espande intorno al chakra. 

 Poniamo l’attenzione al 3° chakra, visualizziamo nella parte anteriore il glifo del Sole e nella parte posteriore quello di Marte. Emettiamo la nota musicale MI a bocca chiusa, facendo vibrare quelle parti del corpo in modo prolungato. Immaginiamo che da questo suono si crei un’onda di Luce gialla che, come una nebbiolina colorata, si espande intorno al chakra. 

 Poniamo l’attenzione al 4° chakra, visualizziamo il glifo di Venere ed emettiamo la nota musicale FA a bocca chiusa, facendo vibrare quella parte del corpo in modo prolungato. Immaginiamo che da questo suono si crei un’onda di Luce verde che, come una nebbiolina colorata, si espande intorno al chakra. 

 Poniamo l’attenzione al 5° chakra, visualizziamo il glifo di Mercurio ed emettiamo la nota musicale SOL a bocca chiusa, facendo vibrare quella parte del corpo in modo prolungato. Immaginiamo che da questo suono si crei un’onda di Luce blu che, come una nebbiolina colorata, si espande intorno al chakra. 

 Poniamo l’attenzione al 6° chakra, visualizziamo il glifo di Nettuno ed emettiamo la nota musicale LA a bocca chiusa, facendo vibrare quella parte del corpo in modo prolungato. Immaginiamo che da questo suono si crei un’onda di Luce indaco che, come una nebbiolina colorata, si espande intorno al chakra. 

 Poniamo l’attenzione al 7° chakra, visualizziamo il glifo di Urano ed emettiamo la nota musicale SI a bocca chiusa, facendo vibrare quella parte del corpo in modo prolungato. Immaginiamo che da questo suono si crei un’onda di Luce viola che, come una nebbiolina colorata, si espande intorno al chakra. 

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Rimaniamo in ascolto dell’energia sottile che si muove nei nostri corpi che, attraverso il tubo pranico, sale dal pavimento pelvico fino alla Corona e oltre. Possiamo svolgere questo esercizio anche seduti su una sedia con i piedi ben piantati a terra ed eseguirlo più volte di seguito fino a sentire il prana avvolgere interamente il corpo in un leggero movimento energetico ed espandersi nell’aura. Non importa se ci sentiamo stonati, il suono interiore vibra comunque portando effetti benefici. Se eseguito con costanza sentiremo che l’energia che abbiamo richiamato nel nostro corpo con questo esercizio ci accompagnerà per tutta la giornata o nella fase di addormentamento, se eseguiamo la pratica di sera.

Non possiamo neanche immaginare la potenza di questa meditazione che agisce sui piani sottili e che, se interiorizzata, porta nella vita quotidiana cambiamenti energetici che si riflettono a specchio nelle relazioni, nella comunicazione, nelle situazioni quotidiane e in noi.

Questo esercizio è molto profondo, ci purifica e ci carica di nuova energia, cosicché anche i pianeti si manifesteranno nella loro ottava superiore, nella loro vibrazione Divina, nella loro evoluzione di 5ª Dimensione. 

Anche se non comprendiamo come e perché avvenga questo cambiamento di vibrazione dei pianeti in noi e fuori di noi, esso accade se ci apriamo, ci affidiamo e assorbiamo le loro forze, senza cercare di interpretarle e analizzarle con la mente indagatrice, sempre pronta a controllare, a etichettare e a negare ciò che le sembra troppo bello o troppo facile.

Durante l’esercizio ascoltiamo se una nota è meno fluida di un’altra nell’espandersi o se un pianeta fa un po’ più fatica a essere accolto nel nostro corpo rispetto a un altro, accettiamo e facciamo spazio anche a questa sensazione di separazione, fa parte del processo di riconciliazione con le nuove qualità del pianeta.

Questa pratica è anche un modo per sentire il prana fluire e avvolgere il nostro corpo con la sua vibrazione e per attivare l’energia Kundalini dal centro magnetico del coccige. 

Chiaraceleste

Questo Esercizio di Soccorso Spirituale ESS è tratto dal libro Principi di Astronomologia – La nuova scienza che ritorna come risposta ai disagi esistenziali.

Chiara Capone, Principi di Astronomologia, la nuova scienza che ritorna per porre fine ai disagi esistenziali, Chiaraceleste Edizioni 2015

Per approfondimenti cfr: Chiara Capone, Principi di Astronomologia, la nuova scienza che ritorna per porre fine ai disagi esistenziali, Chiaraceleste edizioni 2015.

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